Che relazione c’è tra queste tre cose?
Siamo soliti aspettarci che se una persona è tutta storta, questa avrà sicuramente dei dolori atroci. Poi però si vedono in giro, soprattutto in certi paesini un po’ isolati, delle nonnine e dei vecchietti tutti storti, che ancora vanno in giro in bicicletta, curano l’orto e il giardino e si portano da soli le borse della spesa.
Viceversa, spesso atleti con un fisico scolpito e una forma che sembrerebbe praticamente perfetta sopportano grandi dolori durante i lori allenamenti.
Come è possibile tutto ciò?
E’ possibile perchè, fino a quando il corpo ha margine per compensare, si storcerà pur di non farci sentire dolore e noi continueremo a stare bene.
Cosa sono i compensi
I compensi sono delle alterazioni della posizione naturale dei muscoli o delle articolazioni. Rappresentano i vari tentativi del corpo per non farci percepire i dolori. Avvengono in zone diverse da quelle infortunate o traumatizzate, proprio per permettere al corpo di togliere tensione da queste zone, scaricandola in altre parti. Ci salvano dai dolori, ma distruggono pian piano la postura e la biomeccanica, peggiorano le funzioni e riducono la nostra capacità di performance.
Facciamo un esempio per rendere tutto più chiaro.
Inciampo scendendo dal marciapiede e mi prendo una storta alla caviglia. A questo punto, ogni volta che appoggio il piede per terra, sento forti dolori al piede. Ma devo comunque tornare a casa. Allora il mio corpo decide di bloccare la caviglia, cioè altera la postura attuando un compenso. Lo fa tramite gonfiore e irrigidimento dei muscoli, per non farmela muovere e quindi risparmiarmi il dolore. La mobilità che la caviglia immobilizzata non è più in grado di darmi, verrà richiesta al ginocchio. Pian piano, se non intervengo, curando la caviglia e “spiegando” al mio corpo che può nuovamente utilizzarla, il ginocchio comincerà a lamentarsi, esausto per dover rispondere a questa eccessiva richiesta di mobilità che va contro la sua forma anatomica. Pensa infatti a come può ruotare a 360° la caviglia e come invece il ginocchio semplicemente di piega e si estende.
Questo meccanismo a catena può andare avanti molto a lungo. Il ginocchio, ad esempio, quando non ne può più, potrebbe bloccarsi e chiedere aiuto all’anca. Oppure potrei avere un nuovo trauma in un’altra articolazione. E così via. Fino a quando il corpo finisce la sua capacità di compensare.
E quando finiscono i compensi?
Quando non ho più nessuna capacità di compenso, non ho nessuna zona in cui spostare le tensioni, quindi queste emergono e avverto il dolore.
E’ come avere un bicchiere vuoto. il bicchiere è il mio corpo. L’acqua che ci verso dentro sono i compensi. Al primo infortunio lo riempio d’acqua per metà e non succede niente. Al secondo infortunio aggiungo ancora un po’ di acqua. Poi magari comincio a fare sport in maniera intensa e aggiungo altra acqua, che corrisponde al sovraccarico da allenamento. Poi, quando il bicchiere è pieno, basta versare un’ultima goccia d’acqua e comincia a fuoriuscire tutto! Ecco che una piccola corrente d’aria, che mi fa irrigidire un po’ i muscoli, come l’ultima goccia d’acqua, può far comparire grandi dolori! Sarà colpa dell’ultima goccia o di tutto quello che ho versato prima nel bicchiere?
Questo è il motivo per cui una persona può essere storta e non avvertire alcun dolore: ha ancora la possibilità di compensare in qualche modo. C’è ancora un po’ di spazio per versare altra acqua nel suo bicchiere.
Riassumendo
In presenza di dolore, c’è sempre una postura alterata che ne è alla base,
ma
in presenza di una postura alterata non è detto che ci sia dolore
… almeno per il momento!
Cosa fare per evitare i dolori?
Se ti sembra di avere esaurito la capacità di compensare, intervieni prima che comincino i dolori!
Prenota una valutazione posturale, in cui assieme alle nostre Personal Trainer andrai a caccia di quale è il trauma che ha innescato tutto il meccanismo a cascata e riavvolgi il nastro, ripulendo pian piano il corpo dalle varie alterazioni posturali per riportarlo al suo equilibrio naturale.
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Tag: compensi, dolore, postura