Ecco perchè non è mai solo una semplice slogatura!
La distorsione alla caviglia è un infortunio molto frequente, sia in chi pratica attività sportiva sia in chi è sedentario e semplicemente inciampa scendendo dal marciapiede. E’ considerata un infortunio lieve e spesso, soprattutto nei casi di distorsioni lievi, non si ricorre all’intervento di un fisioterapista o di un osteopata. Semplicemente si aspetta qualche giorno, restando un po’ più tranquilli, cercando di non caricare il piede, e poi si torna alla vita di prima.
La distorsione può guarire da sola?
La questione è un po’ complessa. Se da un lato è vero che i tessuti danneggiati con il riposo guariscono, già per un eventuale edema sarebbe meglio intervenire con dei massaggi, per velocizzarne il riassorbimento. Una cosa che sicuramente possiamo fare in autonomia è applicare del ghiaccio, più volte al giorno, senza superare il 15 minuti ed evitando il contatto diretto con la pelle, per scongiurare ustioni da freddo. Questo favorirà la riduzione dell’infiammazione. Se la caviglia è gonfia possiamo alternare dei getti di acqua calda e fredda, in modo da stimolare la circolazione periferica. Il mio consiglio resta comunque quello di rivolgersi ad un professionista: se interveniamo tempestivamente ci basteranno poche sedute per una ripresa ottimale.
Quale è la fase più delicata di una distorsione?
Quanto detto finora riguarda gli aspetti puramente biomeccanici, quindi la guarigione della struttura ossea e tendinea, il ritorno ad un ROM (il movimento massimo possibile di un’articolazione) completo.
Ma il vero problema, in caso di distorsione alla caviglia, sta più in alto, ovvero a livello del nostro sistema nervoso.
Il corpo lavora per abitudini e se il mio cervello si abitua al fatto che appoggiando a terra il piede infortunato avverto dolore, cambierà il suo schema motorio per non sentire il male. Quindi comincerò a camminare in maniera diversa. Dopo un po’ questo nuovo modo di camminare farà parte delle mie abitudini e non mi accorgerò nemmeno di zoppicare leggermente. Sicuramente però starò caricando più del dovuto altre altre parti del corpo.
Il rischi è quello di infiammarle per il sovraccarico.
Dolori a cascata
La caviglia occupa una posizione chiave nel nostro corpo: ad ogni passo che facciamo dobbiamo muoverla! Il piede è il primo punto di contatto che abbiamo con il terreno e il nostro principale ammortizzatore. Per questo motivo è una articolazione che deve mantenere la sua caratteristica mobilità.
Nel corpo umano le articolazioni sono disposte in alternanza: una mobile, una stabile, una mobile, una stabile e così via. Quando incappiamo in una distorsione alla caviglia, questa perde la sua caratteristica mobilità e diventa rigida. Qualche altra articolazione dovrà allora “prestare”i gradi di mobilità che vengono a mancare. Di solito se ne occupa il ginocchio, che è l’articolazione più vicina. Ma potrebbe intervenire anche la zona lombare, giusto per fare un esempio. Queste articolazioni però sono progettate per essere stabili, non mobili. Quindi se gli chiedo più mobilità del dovuto cominciano ad infiammarsi e far male.
Così ecco che mi ritrovo improvvisamente con dei dolori che apparentemente non hanno una spiegazione, perchè non c’è stato nessun infortunio su quella parte. Ti suona familiare?
Come intervenire correttamente in caso di distorsione?
L’iter corretto prevede di inserire sempre una fase di movimento attivo e consapevole, per far sentire al cervello che ora quell’articolazione è completamente guarita e la può utilizzare al 100% come faceva prima.
Questo si fa attraverso esercizi di mobilità a ROM sempre maggiori, per poi passare ad esercizi di stabilizzazione e di rinforzo.
Se sei interessato ad un percorso di recupero personalizzato e a migliorare la tua elasticità e la tua postura, contatta le nostre Personal Trainer! Con loro costruirai il programma più adatto alle tue esigenze!